Family Cochlostomatidae
 
Cochlostoma Jan, 1830
 
  Cochlostoma adamii (Paulucci, 1879) (S) [E] (*)
  Cochlostoma affine (Benoit, 1882) (Si) [E] (*)
  Cochlostoma alleryanum (Paulucci, 1879) (Si) [E] (*)
  Cochlostoma canestrinii (Adami, 1876) (N) [E] (*)
  Cochlostoma crosseanum (Paulucci, 1879) (S) [E] (*)
  Cochlostoma henricae (Strobel, 1851)
        Cochlostoma henricae henricae (Strobel, 1851) (N)
        Cochlostoma henricae lissogyrus (Westerlund, 1881) (N) [E]
        Cochlostoma henricae strigillatum (Wagner, 1897) (N) [E]
  Cochlostoma montanum (Issel, 1866) [E]
        Cochlostoma montanum cassiniacum (Saint Simon in Paulucci, 1878) (S)
        Cochlostoma montanum montanum (Issel, 1866) (S)
  Cochlostoma paladilhianum (Saint Simon, 1869) (Si) [E] (*)
  Cochlostoma patulum (Draparnaud, 1801) (*)
        Cochlostoma patulum simrothi (Pollonera in Caziot, 1908) (N)
  Cochlostoma philippianum (Gredler, 1853) (N) [E]
  Cochlostoma porroi (Strobel, 1850) [E] (*)
        Cochlostoma porroi gredleri (Westerlund, 1879) (N)
        Cochlostoma porroi porroi (Strobel, 1850) (N)
        Cochlostoma porroi stabilei (Pini, 1884) (N)
  Cochlostoma sardoum (Westerlund, 1890) (Sa) [E] (*)
  Cochlostoma scalarinum (Villa & Villa, 1841) (N) (*)
  Cochlostoma septemspirale (Razoumowsky, 1789)
        Cochlostoma septemspirale septemspirale (Razoumowsky, 1789) (N)
  Cochlostoma subalpinum (Pini, 1884) (N) [E] (*)
  Cochlostoma tergestinum (Westerlund, 1878) (N) (*)
  Cochlostoma villae (De Betta & Martinati, 1855) (N) [E] (*)
  Cochlostoma westerlundi (Paulucci, 1879) [E] (*)
        Cochlostoma westerlundi dionysi (Paulucci, 1879) (Si)
        Cochlostoma westerlundi westerlundi (Paulucci, 1879) (S)
        Cochlostoma westerlundi yapigium (Westerlund, 1885) (S)
 
Toffolettia Giusti, 1971
 
  Toffolettia striolata (Porro, 1840) (N) [E] (*)
 
 
Note
 
Cochlostoma: Fino ai primi del novecento è stato utilizzato il nome Pomatias Studer, 1789 per indicare il genere in oggetto, ma tale nome, dopo la designazione della specie tipo, è divenuto disponibile per un altro gruppo (vedi Pomatiasidae). Il genere Cochlostoma è usualmente suddiviso in sette sottogeneri (cf. Zilch, 1958 - Arch. Molluskenkd., 87: 53-76). In questo contesto viene seguito Giusti (1971 - Atti Soc. ital. Sci. nat. Mus. civ. Stor. nat. Milano, 61: 353-380) che propose di abolire l'uso dei sottogeneri, mancando validi elementi diagnostici per la loro discriminazione. Per un aggiornamento sul problema vedi Raven (1990 - Basteria, 54: 17-62), Gofas (1994 - Les Cochlostoma (Gastropoda, Prosobranchia) des Pyrénées et monts Cantabriques: systématique et évolution. Tesi di Dottorato, Paris, 147 + a102 pp.) e Gofas & Backeljau (1994 - Iberus, 12: 45-54). L'inquadramento nomenclaturistico-tassonomico a livello specifico dei Cochlostoma italiani è lontano dall'essere soddisfacente, essendo ancora molti i problemi irrisolti.
Cochlostoma adamii: Coclostoma adamii ha una distribuzione limitata alle aree calcaree della Calabria (Forcart, 1965 - Verh. naturforsch Ges. Basel, 76: 59-184) e potrebbe essere una sottospecie o un più giovane sinonimo di C. montanum (Issel, 1866).
Cochlostoma affine: Specie da confermare, limitata alle Madonie ed ai Nebrodi.
Cochlostoma alleryanum: Specie da confermare, circoscritta alla Sicilia nordoccidentale.
Cochlostoma canestrinii: Entità endemica del Monte Presolana in Lombardia.
Cochlostoma crosseanum: Riscontri recenti sembrano convalidare, in alcune località dell'Appennino centrosettentrionale, la presenza di una seconda specie, diversa da Cochlostoma montanum (Issel, 1866). Questa specie fu scoperta da Paulucci nell'Appennino toscano (Paulucci, 1878 - Materiaux pour servir a l'étude de la faune malacologique terrestre et fluviatile de l'Italie et de ses îles. 54 pp.; Paris) e descritta l'anno successivo (Paulucci, 1879a - Bull. Soc. malacol. ital., 5: 13-21) con il nome di Pomatias crosseanus. De Stefani (1879 - Bull. Soc. malacol. ital., 5: 92-106) e Pini (1879 - Atti Soc. ital., Sci. nat., 22: 156-175) accusarono in maniera infondata Paulucci di aver descritto una specie già pubblicata da Bourguignat, col nome di Pomatias pinianum [sic], nella seconda "centuria" delle Species novissimae molluscorum in Europaeo systemati detectae. Nello stesso anno Paulucci (1879b - Bull. Soc. malacol. ital., 5: 168-173) replicò in modo puntuale alle accuse, illustrando tutti gli sforzi fatti per procurarsi il lavoro di Bourguignat, lavoro che, in realtà, non solo non era stato pubblicato, ma che non lo sarà mai (cf. Connolly, 1934 - Proc. malacol. Soc. Lond., 31: 70-73; Dance, 1969 - J. Conchol., 27: 65-86). Pomatias pinianus è, quindi, disponibile solo da De Stefani (1879) e come tale rappresenta un più giovane sinonimo di Pomatias crosseanus.
Cochlostoma paladilhianum: Distribuzione circoscritta alla Sicilia nordoccidentale ed all'Isola di Favignana. La specie è descritta per la Sicilia, senza ulteriore indicazione di località. L'applicazione di questo nome al Cochlostoma del Monte Pellegrino (Palermo) iniziò con Kobelt (1901 - Das Tierreich, 16: xxxix + 662), il quale dimostrò come il nome Pomatias turriculatus Philippi, 1836 non Menke, 1830, non fosse disponibile per indicare questa specie. Alzona (1971 - Atti Soc. ital. Sci. nat. Mus. civ. Stor. nat. Milano, 111: 1-433) non recepisce la rettifica di Kobelt (1901) e, seguendo Wagner (1897 - Denkschr. k. Akad. Wiss. math.-naturwiss. Kl., 64: 565-632), continua a citare la specie come C. turriculatum (Philippi, 1836). Giusti (1971 - Atti Soc. ital. Sci. nat. Mus. civ. Stor. nat. Milano, 61: 353-380) è il primo autore dopo Alzona (1971) a indicare la specie con il nome di Saint Simon (1869). Secondo Zilch (1958 - Arch. Molluskenkd., 87: 53-76) Pomatias pirajnoi dell'Isola di Favignana rappresenterebbe una sottospecie distinta. L'attribuzione di materiale della Campania a C. paladilhianum (cf. Alzona, 1971) è molto dubbia.
Cochlostoma patulum: Entità localizzata, in Italia, sul confine tra la Liguria e la Francia. In accordo con Zilch (1958 - Arch. Molluskenkd., 87: 53-76), si ritiene possibile attribuire le popolazioni dell'Italia e della Francia sudorientale ad una sottospecie di Cochlostoma patulum, anziché ad una specie distinta come proposto da Boato et al. (1985 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 9: 237-371).
Cochlostoma porroi: La sottospecie nominotipica è limitata alle Prealpi Lombarde centrali, la sottospecie gredleri a quelle orientali e la sottospecie stabilei a quelle occidentali. Il "correct original spelling" del nome specifico è "porro" non "porroi". Strobel (1848-1851), infatti, come in altri casi, introduce un nuovo nome specifico basato su di un nome personale trattato come nome in apposizione. Tali nomi sono validi (ICZN, 1985: Art. 31a) e il loro "original spelling" corretto. Tuttavia, essendo stati successivamente emendati e trattati come sostantivi al genitivo, sono praticamente conosciuti nella letteratura soltanto in questa forma. Per cui, sull'opportunità di riproporre l'"original spelling" sussistono molte perplessità.
Cochlostoma sardoum: La relativa precedenza tra i nomi Pomatias apostata, P. sardous, P. maltzani e P. perdix pubblicati simultaneamente da Westerlund (1890 - Fauna der in der paläarktischen Region. I. Supplement, 179 pp.) per indicare la specie in oggetto, è stata definita da Wagner (1897 - Denkschr. k. Akad. Wiss. math.-naturwiss. Kl., 64: 565-632, 10 Pls.) e da Alzona & Alzona Bisacchi (1938 - Malacofauna italica, 1 (2): 93-128; Genova). Wagner e Alzona & Alzona Bisacchi, riunendo alcuni (Wagner, 1897: P. apostata e P. sardous)) o tutti (Alzona & Alzona Bisacchi, 1938) questi taxa in un'unica specie, per la quale usano il nome P. sardous, hanno agito come primi revisori (ICZN, 1985: Art. 24).
Cochlostoma scalarinum: Entità limitata, in Italia, al Colle di Medea e al Carso Goriziano e Triestino. La sottospecie, Cochlostoma scalarinum schmidtii (De Betta, 1870), alla quale viene riferito il materiale italiano da Bank (1988 - Basteria, 52: 151-174), è di dubbia validità e non convalidata da Bole (1994 - Slov. Akad. Znan. Umet. Razpr., 25: 187-217).
Cochlostoma subalpinum: Specie limitata alle Alpi Liguri.
Cochlostoma tergestinum: In Italia, specie limitata al Carso Goriziano e Triestino. Una parte dei materiali italiani è stata riferita a Cochlostoma tergestinum tortivum (Westerlund, 1885), una sottospecie di dubbio significato, sebbene recentemente convalidata da Bole (1994 - Slov. Akad. Znan. Umet. Razpr., 25: 187-217).
Cochlostoma villae: Specie endemica delle Prealpi Venete e dei Colli Berici ed Euganei.
Cochlostoma westerlundi: La sottospecie nominotipica è limitata alle aree calcaree del sud della Calabria, la sottospecie yapigium al Salento (Forcart, 1965 - Verh. naturforsch Ges. Basel, 76: 59-184; Sacchi, 1954 - Boll. Zool., 21: 51-76) e la sottospecie dionysi al siracusano (Pinter & Szigethy, 1976 - Soosiana, 4: 27-38). Quest'ultima, secondo Girod & Sacchi (1967 - Atti Soc. ital. Sci. nat. Mus. civ. Stor. nat. Milano, 61: 268-269), potrebbe corrispondere a qualche entità ellenica. L'intero gruppo di forme attribuite a Cochlostoma westerlundi necessita di essere rivisto.
Toffolettia striolata: Specie circoscritta all'Appennino Ligure, con stazioni puntiformi nell'Imperiese (Boato et al., 1985 - Lav. Soc. ital. Biogeogr. (N.S.), 9: 237-371). La presenza in Francia, nelle Alpi Marittime, non ha conferme recenti.

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